
Fisco e Odontoiatria.
Acquisire maggiore consapevolezza fiscale per poter prendere decisioni organizzative di qualità e massimizzare la soddisfazione personale.
Professionista e commercialista. È spesso il primo che chiede risposte al secondo, con senso d’emergenza, su come gestire la propria attività in virtù del lavoro che quest’ultimo compie per lui.
Ottimizzare la gestione del rapporto tra le due figure porterà vantaggi, notevoli, a entrambe le parti.
Come farlo?
Crediamo fortemente nel principio per cui ogni persona deve fare il proprio lavoro, senza rischiose improvvisazioni. È per questo che ognuno di noi, dentista o libero professionista di qualsiasi genere, si affida al commercialista per la gestione di tutte le fatture, erogate e ricevute.
Una volta raccolte, le imbustiamo per bene e le portiamo a mano oppure ne inviamo una copia via posta elettronica. Come per magia, ne esce un articolatissimo foglio di lavoro che indica se siamo in attivo o meno e quante tasse dobbiamo pagare allo Stato.
PORSI I GIUSTI INTERROGATIVI.
Non tutti gli anni sono uguali. Sotto l’effetto dell’ansia e della frustrazione per una situazione che non rispecchia il nostro livello di soddisfazione, può capitare di sottoporre al commercialista questo tipo di domande: come faccio a pagare meno tasse? Come posso ridurre le mie spese?
Poniamo questi interrogativi a chi non conosce necessariamente la nostra professione.
Un commercialista non ha di certo a portata di mano un numero sufficiente d’informazioni riguardo ai denti, al settore del dentale, ai macchinari e ai pazienti. Non ne sa nulla.
Non sarebbe meglio cercare di analizzare la nostra situazione in modo oggettivo e cercare di dotarci di strumenti adeguati per comprendere perché “con tutto quello che abbiamo lavorato… Siamo in rosso?”
A cambiare non deve essere solo l’interlocutore, ma il tipo di domanda che poniamo.
Perché invece di pensare a come avere meno spese non ci focalizziamo su come far entrare più persone nel nostro Studio e vendere più piani di cura? L’approccio è completamente differente e ci da l’idea di dover lavorare sul nostro miglioramento piuttosto che cercare quali spese eliminare.
Questo discorso non vuole attirare su di noi l’odio dei commercialisti e non vuole nemmeno stimolare i dentisti a “licenziarli” in massa. È un argomento di grande interesse per ognuna di queste figure e che può, se affrontato nel giusto modo, migliorare il successo del loro rapporto lavorativo e personale.
Serve una spiegazione.
UNO SFORZO METODOLOGICO.
L’attività di Accademia per lo Sviluppo Imprenditoriale dello Studio Dentistico porta a galla molti problemi di questo tipo e si racchiudono in due categorie: quelli legati alla suddivisione dei costi fissi dai variabili, capendo come questi vadano a incidere sul fatturato, e quelli connessi al recupero crediti.
Spesso sono i dentisti ad avere crediti di migliaia di euro che non hanno idea di come fare a recuperare.
Consigliamo di avere dei contatti periodici (mensili o trimestrali) con il proprio commercialista per monitorare la situazione economica e non trovarsi alla fine dell’anno senza avere idea di come sia andata l’attività.
Non solo. È opportuno che il primo a possedere una chiave di lettura rispetto alla propria posizione sia proprio il professionista che, con i giusti accorgimenti, potrebbe invertire la tendenza degli affari in modo autonomo quando necessario.
Questo tipo di controllo permette di poter modificare, anche in corso d’opera, la strategia e raggiungere gli obiettivi prefissati con maggior sicurezza senza dipendere in modo vincolante dall’analisi del commercialista. Non serve attendere il suo incontro per trovare un punto di svolta. L’odontoiatra deve saper decidere autonomamente quando è necessario attivare una campagna di recupero crediti o mettere mano al listino prezzi per apportare alcune modifiche.
UN BENEFICIO PER TE E CHI TI PRESTA IL SERVIZIO.
Anche il commercialista sarà sollevato da questo atteggiamento perché i dati gli saranno forniti in modo continuo e ordinato, evitando le difficoltà del ricevere un grosso carico di documenti tutto in una volta. E, sopratutto, riconoscerà di avere di fronte a sé un professionista consapevole dell’andamento del proprio esercizio.
E poi. Se come spesso accade il commercialista è anche un vostro amico, questo nuovo metodo potrà permettervi di invitarlo fuori a prendere un aperitivo senza caricarlo di tutte le vostre domande su come gestire la vostra attività.
Non dimenticare: lui ha già la sua da mandare avanti!
Se monitorando meglio il fatturato, il recupero crediti e i costi, ancora non si riesce a ottenere i risultati desiderati… allora si può iniziare a parlare di Marketing e di tante altre tematiche che ricoprono un ruolo fondamentale nella vita della tua attività.
Il Team Accademia
- Posted by admin
- On 30 maggio 2018
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