
“Il commercialista non ha la TAC per fare le radiografie e di conseguenza vede solo una parte della bocca: quella degli incassi!”
In questo periodo il commercialista è solitamente molto in “auge”!
Alla fine dell’anno, dopo mesi passati a lavorare a testa bassa sulla poltrona, magari avendolo sentito giusto un paio di volte nell’ultimo quadrimestre, lo si chiama per fargli la fatidica domanda: “come è andata quest’anno?” Purtroppo, non è nelle condizioni per dare una risposta realistica a questa domanda!
Non fraintendermi, capisco che sia una affermazione forte, ma lasciami spiegare meglio cosa intendo.
Sei d’accordo con me che effettuare una TAC permette di vedere tante cose all’interno di una bocca che a occhio nudo avresti fatto fatica a notare?
Ed è vero che, avendo un quadro completo della situazione, puoi proporre e fare una programmazione di interventi più efficace ed ottenere risultati migliori?
Quindi, se condividi queste mie affermazioni, dovresti già aver capito cosa intendo: un commercialista, al pari di un dentista che non ha la possibilità di effettuare una TAC, ha una visione parziale dell’andamento della vostra azienda in quanto vede solo il valore degli incassi.
Egli effettua una analisi sulle fatture che hanno generato un movimento di cassa: un pagamento.
Non può capire se la produzione eseguita è maggiore o minore dell’incassato, se i costi sostenuti sono relativi al valore di fatturato o al valore di produzione e, se non ha la visione del conto corrente, non può sapere se la cassa è positiva o negativa.
Detto in altri termini le fatture che vede il commercialista sono SOLTANTO la produzione eseguita e INCASSATA. Esiste però tutta un’altra produzione non ancora incassata – e per la quale tu hai già sostenuto costi – che il commercialista non vede. Essa cambia completamente la diagnosi da fare sullo Studio e le risposte che dovrebbe darti.
Il commercialista è un professionista che ha le competenze per effettuare una analisi fiscale e anche di redditività, ma non ha i dati per farla perché lo studio non ha modo di raccoglierli e fornirglieli: può solo dirti se anticipare o posticipare i pagamenti per ottenere una tassazione più favorevole.
In alcuni casi potresti addirittura sentirlo dire: “Spendi troppo, quindi taglia dei costi!” E molto spesso vengono tagliate delle risorse che sono invece fondamentali per lo sviluppo (spesso ci va di mezzo il personale).
Ma da quanto detto, una diagnosi corretta in uno studio che non è organizzato sugli incassi non è tagliare i costi quanto piuttosto fare in modo di non avere produzione non fatturata!
Non ha modo di dirti se la direzione che hai preso ti porterà ad ottenere i guadagni che desideri e di conseguenza ti trovi in balia degli eventi senza avere modo di gestirli e modificarli a tuo favore: è come guidare verso una meta senza navigatore e quindi senza sapere se la strada è quella corretta.
La soluzione è attivarsi con strumenti intuitivi e semplici che, attraverso la raccolta di dati per te facilmente reperibili ma che probabilmente hai sempre trascurato, ti permettano di avere una visione attuale e previsionale dell’andamento dello studio. Potrai sapere se l’impostazione che hai dato allo studio ti permette di guadagnare, capire quali sono le attività correttive da attivare durante l’anno e trovare soddisfazione personale ed economica dal tuo lavoro.
A presto
Ufficio Stampa di Accademia
- Posted by asisd
- On 2 ottobre 2016
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