
Surfisti, Onde e la tua attività…
Direttamente dalla pagina facebook Andrea Grassi – The Revenue Maker:
Una mattina di qualche giorno fa, durante il viaggio a Los Angeles, sono andato a vedere l’alba sulla spiaggia di Santa Monica.
Vabbè, è sulla costa ovest delle americhe, quindi il sole non sarebbe sorto proprio dal mare ma dalla terra, ma dalle mie parti dicono “piutòst che ‘gnint lè méi piutòst!”
(puoi usare Google Translator per la traduzione dal dialetto reggiano 😉 )
Mentre cammino sulla spiaggia assorto in un filosofica riflessione chiedendomi il perché qualsiasi cosa servano da Starbucks sia così dolce, incappo in una surfista seduta accanto alla sua tavola. Era tutta concentrata a fissare l’oceano.
Hai presente quando ti metti a guardare verso dove altre persone guardano?
Mi giro verso l’oceano e vedo che c’è un ragazzo che sta surfando sulle onde.
O meglio sta cercando, con scarso successo.
Dopo pochi metri cade sistematicamente.
Lei lo guarda un pò…
Io li guardo un pò…
Poi lei prende la tavola sotto braccio, parte di corsa verso l’acqua, si sdraia sulla tavola e comincia a pagaiare verso le onde (ho imparato che si dice fare “paddling”).
Arriva l’onda, si alza e comincia a cavalcare l’onda per quelli che mi sembravano almeno 100 metri (non ne ho idea in realtà ma era tantissimo a mio parere)
Finisce l’onda, ricomincia da capo e via, un’altra cavalcata.
Ho iniziato ad osservarli tutti e 2 per capire cosa facessero di diverso, visto il risultato clamorosamente differente.
Lei era… come dire… flessibile.
E’ come se seguisse l’onda. Si adattasse a lei.
Lui era… come dire… una tavola. Un bastone. Rigido. Teso. Insomma un tronco su una tavola da surf.
Ostinazione, perseveranza, determinazione penso siano qualità importanti che caratterizzano le persone di successo.
In alcuni momenti tuttavia occorre metterle da parte pur continuando a perseguire i propri obiettivi.
Perché ci vuole poco perché si tramutino in testardaggine, rigidità e inflessibilità.
Il mercato nel quale opera la tua attività, i tuoi clienti, le circostanze, sono in continuo mutamento. Soprattutto oggi.
Un’attività per avere successo (e tu con lei) deve essere in grado di adattarsi sistematicamente al continuo evolversi del contesto nel quale opera.
La rigidità non porta la tua attività sulla cresta dell’onda.
Anzi, vedo sempre più spesso che schemi rigidi, ingessati bloccano sistematicamente.
La rigidità pome limiti a te, alla tua vita e alla tua attività.
Se pianti i piedi sulla spiaggia…
Rigido come un tronco ti piazzi lì….
Con ostinazione e perseveranza guardi l’onda che sta arrivando a infrangersi su di te…
…semplicemente vieni spazzato via.
Se sei flessibile e ti adatti restando in contatto con ciò che sta accadendo attorno a te…
Se assecondi i mutamenti e li trasformi in opportunità…
… allora cavalchi l’onda e usi la sua energia (non la tua) per arrivare al successo che stai cercando.
Buone surfate! E divertiti nella flessibilità!
PS comunque guardando quei due surfisti mi son reso conto che è più facile far surfare la tua attività che surfare sulle onde. Gli unici punti in comune? Qualche squalo nell’oceano!
PPS mi è rimasto solo un dubbio… qualcuno ha idea del perché tutto quello che servono da Starbucks sia così dolce?
Ti senti come il surfista “pezzo di legno”?
Prima che le onde ti spazzino via reagisci.
Rendi più fluido e dinamico il lavoro all’interno del tuo Studio.
Scarica questo video e individua i primi passi da fare!
Buon Lavoro!
Ufficio Stampa di Accademia
- Posted by asisd
- On 9 febbraio 2016
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